Dr. Gaetano Zanoli

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aprile 5, 2012adminslide-homepage

Concorso – Progetto della nuova sede di GREDA s.r.l.

aprile 5, 2012adminConcorsi
Titolo: Concorso – Progetto della nuova sede di GREDA s.r.l.
Committente: GREDA s.r.l. – soggetto privato banditore del concorso
Progetto e d.l.: Gaetano Zanoli, coordinatore e project manager
Collaboratori: Arch.Isabella Colarusso, arch.Sandra Losi, arch.Silvia Saetti, j.arch.Valentina Morgante, geom.Luca Salvioli, p.i. Yuri Bautta, ingg.Giuliana Stermieri e Fabio Ghelfi, Rita Gennari, ing.Maurizio Manzini
Ubicazione: Carpi
Anno: 2011
Dimensione area: mq.8.017
Dimensione intervento:mq.3.845 S.C. utile netta totale

Descrizione: In aderenza al Bando di Concorso, il progetto propone un edificio che può diventare uno dei primi esempi di tipo produttivo-manufatturiero, con funzioni anche commerciali e di rappresentanza, che si adegui allo standard “solare passivo” con zero emissioni di gas serra e completa autonomia energetica. Esso è stato pensato sia per fornire un’immagine di elevata qualità architettonica sia un alto livello di salubrità e comfort interno, oltre naturalmente al massimo risparmio energetico ed all’impiego di fonti rinnovabili. La collaborazione con ditte specializzate di settore, fra le più rinomate ed innovative, ha contribuito ad uno studio approfondito su materiali sostenibili, naturali e riciclabili, adottando soluzioni costruttive di avanguardia.

La flessibilità interna e la scelta razionale dei percorsi hanno permesso di ottenere zone funzionali dedicate alle diverse attività secondo uno schema di interazioni e collegamenti ben preciso ed aderente alle sofisticate richieste del Bando, con riduzione al minimo degli spazi di puro collegamento.
Al piano seminterrato sono collcate la SPA ed i servizi/autorimesse, al piano terra la Reception, le zone Store e show-room, la zona Eventi in posizione intermedia e con accesso anche indipendente, al piano primo la zona Living con gli uffici e le postazioni in open-space per il lavoro singolo e di gruppo.
Le aree esterne sono anch’esse suddivise per zone, sottolineate dalle diverse pavimentazioni e piante erbacee stagionali: la zona Eventi preceduta dallo specchio d’acqua, la zona benessere con “giardino segreto” giapponese; infine un tetto giardino, con parte agibile dedicata ad eventi e feste, in collegamento con la cucina sottostante.
La vetrata della zona eventi è innestata in un reticolo di montanti in legno che si ramifica verso l’alto in analogia ad una vera alberatura, sormontata da chiome sul tetto e specchiata da una spalliera verde a confine sud del lotto.
I volumi si articolano in tre corpi architettonicamente distinti: quello principale, con l’ingresso rivolto verso la sottostrada all’A22, quello del reparto produttivo/magazzino, ed in mezzo, con funzione di cerniera, lo spazio eventi. Un’elegante ed aerodinamica doppia ala a forma di boomerang stilizzato, quasi sospesa sulla copertura, dona slancio alla facciata principale percepibile dall’autostrada.

Hotel Gabarda

Titolo: Hotel Gabarda
Committente: Società “Agricola Nannini s.r.l.”
Progetto e d.l.: Ing. Gaetano Zanoli
Collaboratori: Dr.ing.Glauco Verzelloni – Dr.ing.Sara Salvatore
Ubicazione: Carpi
Anno: 2003
Dimensione area: mq.4.900 S.t.
Dimensione intervento:mq.1.787 S.C. netta complessiva – mq.1.224 S.C netta hotelDescrizione: L’Hotel Gabarda sorge di fianco al ristorante preesistente, che anni fa era stato ricavato dal buon restauro di un bel fabbricato rurale. Per inserire il nuovo manufatto nel rispetto dell’esistente e avendo come obiettivo una valorizzazione paesaggistica del sito indicato, sia la tipologia architettonica che i materiali sono stati scelti secondo un criterio di apparentamento ai caratteri tradizionali, partendo dall’intonaco tinteggiato e dal laterizio a faccia vista per concludere con le travi in legno ed i coppi.
Il grande porticato – che guarda verso il ristorante –, le coperture a doppia falda, i volumi alternati ai vuoti vogliono richiamare la tipologia delle grandi corti padane. A ciò contribuiscono anche la maggiore altezza, con tetto a quattro acque, del corpo sud (unico ad avere un 2° piano), e la presenza di schermature in gelosie di mattoni di cotto.
Grandi capriate enfatizzano le testate dei volumi a nord, verso Carpi, e ad ovest, mentre il corpo che ospita la reception è movimentato da rientranze a terrazzi coperti. I colori sono stati scelti fra due tonalità di giallo, accostabili al colore del ristorante.
La tipologia distributiva, occhieggiante al sistema dei motels all’americana, è originata da uno schema a quattro blocchi indipendenti, sottostanti ad un unico tetto, ove l’accesso alle camere del piano terra è diretto dall’esterno, mentre alle camere del primo piano avviene tramite semplici ma eleganti scale in ferro verniciato e marmo.
La camere, molto spaziose, sono in tutto 32 , fra cui tre suites dotate anche di graziosi soppalchi interni, per un totale di 62 posti letto.
Dal punto di vista distributivo, l’assetto finale dell’intera struttura (hotel + ristorante) si articola in due corpi, dialetticamente uniti da un’area scoperta interna a corte, pur preservando la privacy fra i due tipi di utenza.La posizione nel lotto del nuovo hotel tiene conto dei seguenti criteri:

  • separabilità di funzioni e gestione
  • adeguata distanza dal ristorante e protezione della privacy
  • eventuale ampliabilità futura
  • visibilità di entrambe le strutture dall’esterno e dalle strade adiacenti
  • orientamento della nuova “reception” verso l’accesso da via Marx
  • creazione di una corte interna con funzioni anche di servizio
  • affacci ed orientamenti delle camere (verso l’area verde a sud ed est, da una parte, e verso la facciata più “impermeabile” del ristorante, dall’altra).

Il grado di comfort è dato da prestazioni di diversa natura: il comfort visivo, il comfort termoigrometrico, il comfort acustico, il comfort olfattivo-respiratorio.
La valutazione dell’orientamento ottimale dell`edificio, nei limiti di forma del lotto disponibile, ha portato a posizionare l’asse principale dell’hotel in senso nord-sud, onde avere una illuminazione e soleggiamento omogenei e distribuiti.
Per ogni scelta di materiali o tecniche costruttive si è fatta attenzione a privilegiare, ove possibile la ecologicità dei materiali (legno, mattoni locali, ceramiche e cotto).

Residenze Bernardino Loschi

Titolo: Palazzine a destinazione residenziale
Committente: Immobiliare Garden
Progetto e d.l.: Ing. Gaetano Zanoli
Collaboratori: Ing. Filippo De Schryver (calcoli strutturali)
Ubicazione: Via Bernardino Loschi – Carpi
Anno: 2003
Dimensione area: mq.1.844 S.f.
Dimensione intervento:mq.1.472,50 S.C. netta  -  n. 21 alloggiDescrizione: L’intervento residenziale si compone di tre palazzine di quattro piani fuori terra, aventi in comune un unico piano interrato contenente le autorimesse. Due delle palazzine, servite dal medesimo corpo scala, sono più arretrate rispetto alla prima. La palazzina intermedia infatti, con la facciata inclinata rispetto alla strada onde creare un insolito effetto prospettico, prelude al volume della terza posta più lontano dalla strada, mentre quattro archi fungono da cerniera fra le prime due ed al contempo introducono in uno spazio cortilivo più privato e protetto.
Architettonicamente, l’intervento gioca soprattutto sull’affascinante contrasto del mattone a faccia vista col marmo bianco di Verona, rimarcato anche dal gioco abbastanza forte delle lastre di rivestimento alternate nelle testate d’angolo dei fabbricati.
L’intento era quello di dare all’impiego della faccia vista – da noi purtroppo abusata – una immagine nuova, fresca ed originale, possibilmente diversa dalla vasta ed uniforme produzione edilizia corrente, appiattita su una sorta di “manierismo postmoderno” che affianca ormai con schemi stanchi e casuali l’intonaco al mattone.
Tale immagine è stata ottenuta, nell’intento del progettista, proprio attraverso l’inserimento coerente del colore bianco accanto al cotto, con riferimenti – non del tutto involontari – più all’architettura tradizionale padano-ferrarese e veneta che locale.
In tutte le palazzine è stata data molta importanza al piano attico che è dotato – tramite ulteriore arretramento della facciata – di grandi terrazzi ed ampie vetrate, allo scopo di alleggerire quello che viceversa poteva diventare un volume troppo imponente nei suoi richiami, seppure un po’ irriverenti, allo stile classico.
Le palazzine prevedono alloggi a tutti i piani, ivi compreso il piano terra dotati di spazio esterno privato. In tutte le palazzine il 3° piano coincide col piano attico dotato di terrazzi più ampi e di facciate più interne.
L’accesso ai garages interrati avviene tramite un’unica rampa sul lato ovest, mentre gli accessi pedonali sono differenziati.
Come materiale di base, si è scelta una muratura in laterizio a faccia vista di buon pregio (fornace S.Anselmo, mattone antichizzato) che riveste volumi movimentati e differenziati, con inclinazione della facciata intermedia che raccorda i volumi a filo strada con i volumi più arretrati.
La muratura è completata dall’applicazione delle lastre in marmo bianco secondo varie tessiture. L’accostamento marmo/cotto, ben radicato nella realtà costruttiva locale, è reinterpretato con linguaggi meno consueti, ed è confermato anche nei particolari costruttivi quali gli architravi delle finestre, i bancali, i coronamenti dei parapetti dell’attico, ed unitamente alle vetrate bianche dei soggiorni, agli scuri rossi ed alle aiuole pensili, costituisce una serie di elementi originali che conferiscono una eleganza vivace all’intero complesso.

Complesso residenziale e terziario “Una nuova piazza per Carpi”

Titolo: Complesso residenziale e terziario “Una nuova piazza per Carpi”
Committente: Immobiliare Garden
Progetto e d.l.: Ing. Gaetano Zanoli
Collaboratori: Arch. Mara Marigo – Ing. Sara Salvatore
Ubicazione: Carpi
Anno: 2001-2004
Dimensione area: mq.5900 S.f. (mq.8.904 l’intero comparto)
Dimensione intervento:mq. 3.717 S.C. netta
Descrizione:In un lotto residuo situato fra via Nuova Ponente e via Orazio Vecchi, in prossimità della torre dell’acquedotto, è stato concepito un complesso residenziale che – anziché presentare la consueta parcellizzazione in lotti condominiali autonomi – vuole dare un elemento nuovo e qualificante alla città, consistente in un complesso residenziale e terziario disposto a corte attorno ad una tranquilla piazzetta pedonale di uso pubblico.Lo studio urbanistico dell’intorno ha fatto emergere l’esigenza di collegamenti ciclabili/pedonali attraverso il sito, i quali hanno determinato l’orientamento della piazza e delle testate degli edifici, creando angolazioni insolite che però hanno una giustificazione superiore nella volontà di dare preponderanza ai “segni urbani”.

Lo spazio interno alla corte aperta, che unisce la pavimentazione a disegno regolare a spazi verdi, è circondato da un porticato continuo. Un orologio sul frontone fra i due edifici principali e una fontana appositamente disegnata daranno un tocco “civico” all’atmosfera della piazza, mentre il vuoto urbano sarà completato sul lato sud (via Vecchi) da una graziosa chiesetta e relativa succursale parrocchiale che, ricalcando stilemi tradizionali ma molto semplici, suggerirà il rapporto che da sempre esiste nei nostri centri storici fra edifici di rilevanza pubblica e spazi aperti. L’uso della pietra di Santafiora, assolutamente nuovo per Carpi, ha impreziosito sia le facciate dei volumi che la pavimentazione della piazzetta, insieme al tradizionale “biancone di Verona”.
Il progetto consiste in tre palazzine di 4 piani per un totale di 33 alloggi ed alcuni negozi al piano terra. Tutti gli alloggi sono dotati di terrazzi o balconi protetti.

L’immagine architettonica è stata costruita con un linguaggio il più possibile semplice e sobriamente elegante, con studio cromatico delle facciate. Un elemento di particolarità architettonica consiste nella parete di schermatura del vano scale, che contiene una matrice di fori quadrati con l’intento, unitamente ad una parziale copertura a vetri in alto, di filtrare la luce. Il complesso è dotato di un vasto piano interrato contenente autorimesse e posti auto. La palazzina più vicina a via N.Ponente ospita anche alcuni uffici al 1° piano.

Palazzina residenziale “Le Calle”

Titolo: Palazzina residenziale “Le Calle”
Committente: Immobiliare Francesca
Progetto e d.l.: Ing. Gaetano Zanoli
Collaboratori: Geom. Fabio Mantovani – Ing. Sara Salvatore
Ubicazione: Carpi
Anno: 2001-2002
Dimensione area: mq.1.390 S.f.
Dimensione intervento:mq.967 S.C. netta  -  n. 9 alloggi

Descrizione:La palazzina è stata edificata in luogo di una vecchia fabbrica nel tessuto della prima periferia storica, accanto ad una villa liberty. L’immagine che si è voluta dare al fabbricato si ricollega proprio al periodo storico del liberty, a cui risalgono molte tipologie di questo tessuto edilizio, ma con accentuazione dinamica dei volumi, che appaiono particolarmente mossi. In particolare l’effetto prospettico è stato risaltato nell’angolo nord-est dall’obliquità dei muri nella parte alta, mentre i parapetti di due tipi – forati con motivi stilizzati floreali gli uni, ed arcuati a contenere fioriere gli altri – caratterizzano i vari terrazzi.
Per ottenere una movimentazione insolita dei volumi e degli alloggi, è stato usato un artificio nel vano scala e ascensore, deformandone la pianta fino ad ottenere un rombo, con distribuzione quadrilobata ai vari piani. A questo si aggiunge lo sfalsamento dei piani a due altezze diverse, in modo da distanziare il più possibile i punti di ingresso alle unità immobiliari. Il motivo floreale delle calle bianche dipinto sulla facciata e nell’androne passante di ingresso si relaziona al nome dato alla palazzina. Per decidere che tipo di architettura inserire in questo contesto, si è tratta ispirazione da due casette del ‘900 scomparse nella stessa via (ad esempio, riproponendo la stessa modanatura negli architravi delle finestre) e, più lontanamente, alla splendida villa d’angolo fra via Rosselli e viale Alghisi, di fianco al nostro lotto e facente parte un tempo della medesima proprietà. E’ nostra convinzione, infatti, che un importante riferimento – anche se non l’unico – per scegliere il carattere di una nuova architettura sia quello dell’immediato contesto.
In questo caso specifico, si voleva creare una palazzina a volumetrie differenziate, poco compatta, sfruttando altezze diverse e coperture a vari livelli, richiamando d’altra parte le caratteristiche stilistiche più pregevoli della zona, in edifici sorti nella prima metà del secolo scorso, ove è frequente, inoltre, l’uso di torrette ed altane.
La copertura dei garage con “tetto giardino verde” serve a bilanciare le ampie aree carrabili pavimentate.

Sede di uffici per il Ministero dell’Interno

Titolo: Sede di uffici per il Ministero dell’Interno
Committente: Carpileasing s.p.a.
Progetto e d.l.: Ing. Gaetano Zanoli
Collaboratori: Ing. Micaela Goldoni
Ubicazione: Carpi
Anno: 2003
Dimensione area: mq.11.600 S.t. mq.6.973 S.f.
Dimensione intervento: Mq.3.042 S.C. netta

Descrizione:
L’edificio si trova su una importante strada di accesso alla città, e si compone di tre corpi di fabbrica, di cui i due principali – uniti da un atrio vetrato con fronte circolare – sono adibiti ad uffici, ed il terzo retrostante è adibito ad abitazione del Dirigente. Gli edifici principali, entrambi di due piani fuori terra più sottotetto semiabitabile, a loro volta sono distinti per funzioni: da una parte gli uffici chiusi al pubblico e la direzione, dall’altra gli uffici aperti al pubblico e la zona residenziale. Uno dei due edifici è dotato di un ampio interrato ad uso autorimessa, con percorso riservato alle auto di servizio. Gli alloggi del personale sono situati al piano primo che ospita inoltre una cucina, una sala ricreativa e una sala lettura, riservate agli addetti, nonché uno spazio palestra ed uno spazio riunioni, oltre a servizi, nel sottotetto.Dato il contesto in cui l’intervento si inserisce, le dimensioni, i volumi ed i colori dell’intonaco rimandano alle tipologie rurali tradizionali (casa reggiana), ma con linee più attuali e pulite, con facciate ritmate dalle aperture in cui si inseriscono elementi linguistici nuovi quali i lucernari tridimensionali in gronda, i brise-soleil verticali sui vani scala, le diverse sporgenze tecniche sulla copertura a falde. L’atrio vetrato è dotato di un brise-soleil sub-orizzontale che caratterizza il punto focale di ingresso rivolto verso la strada, oltre a fungere da ampia sala di attesa e smistamento in cui la luce filtrata dall’alto crea atmosfere cangianti durante l’arco della giornata.
La scelta di orientamento dei due volumi principali a 45° si giustifica con la volontà di dare loro una certa simmetria, che si riflette anche nella chiarezza funzionale degli spazi e dei percorsi, sia rispetto al fronte di ingresso sia nei confronti dell’esposizione ai raggi solari ed agli affacci.

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