Restauro e miglioramento sismico del Municipio storico di S.Felice sul Panaro
Progetto e DL: Cooprogetti s.c.r.l. di Pordenone – Studio Ing. Arch.Gaetano Zanoli
Collaboratori: Arch. Alessandra Caliendo
Ubicazione: S.Felice sul Panaro – via Giuseppe Mazzini
Anno: indagini e progetto preliminare 2015-2016 progetto esecutivo 2017-2019
Dimensione Intervento: Sup.Utile lorda mq 2.426 (escluso cortile interno)
Descrizione : La proposta progettuale, considerando lo stato di forte degrado in cui si trova il Palazzo dopo il sisma del maggio 2012, è stata sviluppata perseguendo sia la salvaguardia dei pochi elementi di caratterizzazione architettonica che si sono sedimentati nel tempo e che costituiscono gli attuali elementi di riconoscibilità storico-formale dell’edificio, sia cercando di fornire una risposta alle esigenze dell’Amministrazione Comunale che puntava, nei limiti del possibile compatibilmente col vincolo della Soprintendenza, ad una riqualificazione interna degli spazi ed una migliore accessibilità all’edificio. Gli elementi degni di attenta conservazione sono le facciate storiche che si attestano su via Mazzini (piazza della Rocca) e via Campi, le sale principali del piano primo prospettanti la piazza, lo stretto corridoio centrale coperto da voltini a crociera al piano terra e primo, l’androne di collegamento tra via Mazzini e la corte interna con i locali che si articolano, al piano terra, sulla destra della stessa galleria e sulla sua sinistra ove si collocano sotto i vani dei piani superiori un’altra proprietà (attuale sede del Partito Democratico). Proprio la presenza di vani facenti parte di un edificio adiacente ha comportato la progettazione strutturale contestuale per i due edifici contigui. Il progetto, inoltre, prevede la ricostruzione dello “scalone” ottocentesco, che storicamente ha caratterizzato l’ala principale del Palazzo, portando in evidenza le antiche colonne e volte presenti, in parte, ma attualmente inglobate nelle pareti, eliminando la scala in cemento armato costruita incongruamente negli anni ’80: al suo posto viene proposto un volume vetrato leggero affacciato sul cortile interno. Gli interventi strutturali previsti, numerosi e consistenti, risultano fondamentali per la messa in sicurezza dell’edificio a seguito dei danni provocati dal sisma e per restituire valore e dignità ad un edificio importante come quello della sede municipale: rifacimento del tetto con struttura lignea più leggera, consolidamento delle fondazioni e di tutte le murature portanti. Un ulteriore intervento sostanziale riguarda l’uniformazione della quota dei piani di calpestio dei solai, che attualmente presentano livelli differenti. Tale intervento risulta necessario al fine di rendere l’edificio il più possibile accessibile, anche a persone disabili, ed è contestuale al rafforzamento strutturale dei piani.
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Recupero di casa rurale ad uso terziario
Committente: Amministrazione Comunale di Soliera (Mo)
Progetto e d.l.: Ing. Gaetano Zanoli
Collaboratori: Arch. Isabella Colarusso
Ubicazione: Carpi
Anno: 2012
Dimensione area: S.F. = mq.2.116
Dimensione intervento: S.C. = 946,87 mq esistente / S.C. = 189,37 mq sup. ampliamento di progetto
Descrizione: Il fabbricato è identificabile come ex-casa rurale tipica del nostro ambito territoriale, che tuttavia da una parte è stata ampiamente manomessa con interventi risalenti agli anni ’50, e dall’altra si è venuta a trovare – a causa dell’espansione urbana – in un contesto non più agricolo bensì circondata da interventi recentissimi di varia natura.
Il “concept” principale dell’intervento è di dare al fabbricato un aspetto più organico inserendo, a fianco degli elementi che connotano la parte “conservativa”, dei nuovi elementi – in parte più “attuali” –, pur conservando l’immagine complessiva del fabbricato di origine rurale. Tali elementi di novità seguono tuttavia una traccia ragionata e non casuale.
Accanto all’intonaco ed al mattone di recupero a faccia vista, infatti, vengono introdotte ampie parti vetrate, che nella loro leggerezza non contrastano col linguaggio tradizionale, e viene proposto l’inserimento di grigliati frangisole orizzontali in cotto che, pur essendo molto innovativi quanto a tecnologia e modalità di posa, si sposano felicemente ai vecchi mattoni. La stessa collocazione dei nuovi grigliati è consona alla lettura tipologica dell’edificio, riguardando essenzialmente le zone dell’ex-fienile ed i nuovi spazi adiacenti, ricordando le antiche modalità di aerazione dei vecchi fienili di campagna.
L’altro criterio che incide sulla proposta, ed in particolare sulle nuove addizioni, deriva dalla constatazione che la vocazione dell’immobile è terziaria, a causa della sua posizione sul fronte di via Marx fra edifici terziari nonché la possibilità di fornire servizi al quartiere retrostante. La stessa Committenza pone come proprio obiettivo quello di affittare gli spazi per uso ad uffici, negozi o artigianato di servizio alla persona: a tale scopo si sono valorizzate al massimo le possibilità, concesse dall’interpretazione della vigente normativa, di dotare l’immobile di vetrine al piano terra.